OROLOGIO SOLARE | 2016 | COSTA CORTU' (TN)
E il naufragar m'è dolce...
“Seciàr” è il termine in dialetto trentino per indicare il lavandino della cucina, solitamente costruito in pietra ma anche in graniglia come quello della foto.
Dovendo costruire un muretto di contenimento ne ho approfittato per realizzare questo orologio solare inconsueto in quanto orientato esattamente ad ovest.
Ne è risultato un capitello dove trova posto il lavandino e un campanaccio per mucche che funge da campanello.
Esecuzione
Due pareti ortogonali tra loro, lunghe rispettivamente 140 e 60 cm e alte 110 cm, sono il quadrante dell’orologio solare. Un lungo filo in acciaio parallelo all’asse di rotazione terrestre e distante 20 cm dalla parete ovest, funge da stilo polare. Su questo è fissata una piccola sfera: lo gnomone.
Dopo aver disegnato le linee orarie, le mezze ore e le linee che indicano ogni 30° la longitudine eclittica del Sole ne risulta un bel sentiero visto in prospettiva.
Motto
“Sono ombra, segno anche se non sono.
E il naufragar m’è dolce in questo mare.”
Il motto dice che nonostante l’ombra non esista (esiste la mancanza di luce) questa possa dare molte indicazioni. E il mare della poesia del Leopardi è come la gnomonica: ci si perde dolcemente nella sua vastità.
Dovendo costruire un muretto di contenimento ne ho approfittato per realizzare questo orologio solare inconsueto in quanto orientato esattamente ad ovest.
Ne è risultato un capitello dove trova posto il lavandino e un campanaccio per mucche che funge da campanello.
Esecuzione
Due pareti ortogonali tra loro, lunghe rispettivamente 140 e 60 cm e alte 110 cm, sono il quadrante dell’orologio solare. Un lungo filo in acciaio parallelo all’asse di rotazione terrestre e distante 20 cm dalla parete ovest, funge da stilo polare. Su questo è fissata una piccola sfera: lo gnomone.
Dopo aver disegnato le linee orarie, le mezze ore e le linee che indicano ogni 30° la longitudine eclittica del Sole ne risulta un bel sentiero visto in prospettiva.
Motto
“Sono ombra, segno anche se non sono.
E il naufragar m’è dolce in questo mare.”
Il motto dice che nonostante l’ombra non esista (esiste la mancanza di luce) questa possa dare molte indicazioni. E il mare della poesia del Leopardi è come la gnomonica: ci si perde dolcemente nella sua vastità.
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