MERIDIANA A CAMERA OSCURA | 2009 | COSTA CORTU'
Sottosopra
Costruire meridiane all’interno di una casa non è cosa usuale: spesso non entra la luce e fare un foro gnomonico nella giusta posizione spesso crea problemi sia costruttivi che famigliari. Il pavimento poi, a differenza delle grandi cattedrali, è quasi sempre occupato.
La soluzione è quella di farla sul soffitto: libero, grande e, lampadari a parte, quasi sempre spoglio.
Esecuzione
Per tracciare la linea meridiana sul soffitto ho utilizzato la croce di Cima Portule come punto di riferimento, avendo questa la stessa longitudine della baita e quindi esattamente al suo sud.
Due fili a piombo, uno sullo specchio e uno posizionato in linea con la croce della montagna, danno l’esatta direzione nord-sud.
Più semplice di così?
Tramite le viti di regolazione ho fatto in modo che al momento esatto del mezzogiorno locale la macchia solare colpisca la linea meridiana avendo cura di tenere il più possibile orizzontale lo specchio che alla fine risulterà inclinato di 0,73° verso nord.
Invece di calcolare i vari punti con formule matematiche ho preferito utilizzare un metodo empirico ma infallibile: durante tutto l’anno ho segnato dove il centro della macchia solare si trovava al mezzogiorno vero locale e civile, agli equinozi, ai solstizi e al cambio di ogni mese. L’unione di alcuni di questi punti ha rivelato anche la curva a forma di otto (lemniscata).
Specchio
Lo specchietto di 2 cm di diametro è fissato sul davanzale della finestra esposta a sud, in asse con la linea meridiana.
Tre viti equidistanti servono per la sua regolazione.
Parte artistica
A questo punto il lavoro è passato, per amore o per convivenza, a Lucia che, con infinita pazienza, ha inserito 2500 tesserine di vetro colorato nella traccia incavata sul soffitto, alternando opportunamente i colori per evidenziare i passaggi dei mesi.
La soluzione è quella di farla sul soffitto: libero, grande e, lampadari a parte, quasi sempre spoglio.
Esecuzione
Per tracciare la linea meridiana sul soffitto ho utilizzato la croce di Cima Portule come punto di riferimento, avendo questa la stessa longitudine della baita e quindi esattamente al suo sud.
Due fili a piombo, uno sullo specchio e uno posizionato in linea con la croce della montagna, danno l’esatta direzione nord-sud.
Più semplice di così?
Tramite le viti di regolazione ho fatto in modo che al momento esatto del mezzogiorno locale la macchia solare colpisca la linea meridiana avendo cura di tenere il più possibile orizzontale lo specchio che alla fine risulterà inclinato di 0,73° verso nord.
Invece di calcolare i vari punti con formule matematiche ho preferito utilizzare un metodo empirico ma infallibile: durante tutto l’anno ho segnato dove il centro della macchia solare si trovava al mezzogiorno vero locale e civile, agli equinozi, ai solstizi e al cambio di ogni mese. L’unione di alcuni di questi punti ha rivelato anche la curva a forma di otto (lemniscata).
Specchio
Lo specchietto di 2 cm di diametro è fissato sul davanzale della finestra esposta a sud, in asse con la linea meridiana.
Tre viti equidistanti servono per la sua regolazione.
Parte artistica
A questo punto il lavoro è passato, per amore o per convivenza, a Lucia che, con infinita pazienza, ha inserito 2500 tesserine di vetro colorato nella traccia incavata sul soffitto, alternando opportunamente i colori per evidenziare i passaggi dei mesi.
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